D’UMANITÀ L’ATTORE
(attore-scena-drammaturgia)
progetto in rete di Cantharide e Drama Teatro
in collaborazione con Teatro Patalò
L’anno 2019 segna l’avvio del nuovo progetto triennale D’UMANITÀ L’ATTORE (attore scena scrittura), dedicato al lavoro dell’attore in scena, e realizzato da Associazione Artisti Drama di Modena e Associazione Cantharide di Zola Predosa (BO). Le due associazioni inaugureranno il progetto nel giugno 2019 con la presentazione di due studi performativi aperti al pubblico: Mariti e Alma.
Il progetto triennale nasce dal desiderio da parte di entrambe le direzioni artistiche di approfondire la ricerca dell’azione scenica, promuovendo la centralità dell’attore sulla scena teatrale.
Gli attori in scena devono poter trasmettere umanità mantenendo zone di vulnerabilità, per sorprendersi e ridare ogni volta nuova vita al lavoro, sorprendere lo spettatore, trovare nuove vene d’oro da scoprire. Perché questo accada la drammaturgia e la regia devono lavorare con l’attore, è un processo che si compie in relazione, prende corpo nel suo farsi.
Il progetto in rete si articolerà nei tre anni prendendo in considerazione alcuni importanti aspetti che compongono il rapporto attore-scena spettatore:
- letture sceniche a partire da due grandi maestri del cinema internazionale: Ingmar Bergman e John Cassavetes;
- incontri aperti al pubblico con critici, studiosi e artisti, in particolare si prevede il coinvolgimento del Libero Gruppo di Studio di Arti Sceniche;
- attivazione di laboratori di drammaturgia sul lavoro degli attori;
- una co-produzione con drammaturgia originale di Rita Frongia
- circuitazione nazionale del progetto
- affidamento documentaristico del percorso al fotografo e videomaker Dorin Mihai
Per scoprire i dettagli delle letture sceniche clicca su Mariti o Alma