CON TANTO AMORE, MARIO

il mario_highres_3

Con tanto amore, Mario

di e con Paola Tintinelli

Mario è un personaggio che mi accompagna da molti anni, Mario è un nome comune per un uomo comune, Mario è un ex postino senza età, che vive il momento finale della vita o forse dà fine ad una “vita” per ricominciarne un’altra nuova.

E’ uno spettacolo muto e in bianco e nero.
Il titolo richiama una canzone di Mario Abbate, utilizzata nello spettacolo insieme alla canzone Mario di Enzo Jannacci (di cui  amo la poesia) e una radio che trasmette  previsioni del tempo.
In fondo non lo definirei spettacolo, è come un block notes…
Sono annotazioni di problemi brucianti, di idee, scoperte, invenzioni, progetti, concezioni, partiture, materiali, attività parallele…
lettere, giornali, calendari, indirizzi date, mappe di viaggio, incontri,…
…niente.
La storia è “una” storia, “mille” storie, la “mia” storia.
Il luogo è una stanza o un angolo di una strada, un armadietto,…l’anticamera della morte.

Sei pronto?
Mai!
Lì con i mille oggetti…
Non servono a nulla?
…neanche io!
Sono oggetti…
e anche io…

Poi c’è l’uomo… un corpo umano…
un fragile e poetico imballaggio
dello scheletro della morte e
della speranza di durare
fino al giudizio universale…
….non pronuncia una parola
muto e vuoto come una tomba,
rende pubblico ciò che nella vita dell’individuo c’è di più segreto
che contiene in sé un valore supremo
che al mondo può apparire ridicolo, piccolo,
una miseria.
L’arte trae quella miseria alla luce del giorno.
…che cresca e governi…
(T.K.)

E’ stato fatto in piccoli teatri tra Toscana, Emilia e Campania, all’università occupata di Bologna, in un garage a Sesto, in una osteria di Roma, in una cascina a Stradella, in un cortile a Framura, in un laboratorio a La Spezia, in tre locali a Milano,  per strada…

La mia gratitudine e riconoscenza ai miei ex colleghi postini che resistono a 40 anni di marciapiede.

Biografia