progetto di Elena Bellei e Magda Siti
produzione Artisti Drama
regia Stefano Vercelli
con Magda Siti e Stefano Vercelli
testo Elena Bellei
Il sentimento di rifiuto sociale del sangue femminile si traduce in vergogna. A cosa serve, chiederebbe l’antropologia, la psicoanalisi, coprire di vergogna il sangue vaginale? La vergogna è forse la condizione essenziale che assicura la vittoria. Si tratta certamente di una vittoria simbolica. Ottenere la vergogna della natura biologica delle donne indebolisce la loro differenza e offre in definitiva grandi vantaggi. Produce un capovolgimento di forza a beneficio del maschile.
In scena un uomo e una donna, fisicamente ed emotivamente distanti, asimmetrici nel rapporto con la parola e il ricordo. La protagonista, a partire dalla coscienza della fine della sua vita feconda, racconta episodi del passato lasciando affiorare, in un flusso di coscienza, sensazioni e domande attorno alla vita del suo sangue e al significato ad esso attribuito.