Lilith

sabato 18 marzo, ore 21:00
domenica 19 marzo, ore 18:00
Drama Teatro

Lilith

di Rita Frongia con Angela Antonini luci Antonella Colella
organizzazione Frida De Vreese con la collaborazione del Teatro Metastasio/Festival Contemporanea col contributo della Regione Toscana grazie a Drama Teatro

Lilith.
Il mio nome è Lilith.
Lilith nella mia lingua vuol dire notte e tempesta.
In verità, sono una diavola che mente sempre.
Tanto di quel che dico e faccio è male.
Ho un sospetto: sono cattiva, anzi, cattivona.


L I L I T H è stata la prima compagna di Adamo e come lui fu creata dalla polvere.
L I L I T H entra nel mito biblico come una figura piena di saliva e sangue, una creatura che sussurra e geme.
L I L I T H e Adamo si congiungono. Come si amano il primo uomo e la prima donna? È stato insegnato: tutti gli esseri umani compiono l’atto sessuale con la faccia di uno rivolta verso la schiena dell’altro, all’infuori di due che si congiungono schiena a schiena -cammello e cane- e all’infuori di tre che si congiungono faccia a faccia e sono l’uomo, il serpente e il pesce. Quindi lui sta sopra e lei sta sotto.
Ma L I L I T H mostra insofferenza e domanda ad Adamo: Perché mai devo stendermi sotto di te? Perché devo sottomettermi? Eppure anche io sono fatta di polvere e quindi sono tua eguale.
Chiede di invertire le posizioni sessuali per stabilire una parità, un’uguaglianza fra due corpi e due anime ma Adamo oppone un rifiuto netto, dice che L I L I T H deve stare sotto di lui, subire il suo corpo.
L I L I T H si ribella, pronuncia con rabbia il nome di Dio e con grandi ali di pipistrello si allontana verso le sponde del mar Rosso.
Dio le intima di tornare, le chiede di desiderare Adamo, ma L I L I T H -amara come l’assenzio e acuta come la spada- rifiuta.
Per volontà divina, viene trasformata in demone da una schiera di Angeli, un demone notturno e assetato di sangue, un demone che divora i neonati, L I L I T H.

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