“Amore elettrico” (2012)

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Spettacolo realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione vincitore  della rassegna Prime Visioni”.
Ideazione Artisti Drama e Quiet Ensemble
regia, Stefano Vercelli
con Giulio Canestrelli, Mariana L. Ferreira, Marco Mannucci
coreografie, Teri Weikel
aiuto regia, Magda Siti
luci e interventi audio-video, Quiet Ensemble

Amore elettrico è una variazione dello struggente tema secondo una ricerca drammaturgica che verifica la possibilità di far dialogare polarità estetiche e registri stilistici. Il lavoro d’attore guidato da Stefano Vercelli (con l’assistenza alla regia di Magda Siti) si sposa perfettamente alla spazializzazione sonora e agli ambienti luminosi di Quiet Ensemble come nel legato delle partiture coreografiche (di Teri Weikel), per una danza che riesce a sopperire al testo, ridotto quest’ultimo all’essenziale, per parlare dell’amore e delle sue conseguenze.

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Solo tre attori nell’economia drammatica di un narratore onniscente (Giulio Canestrelli) che fa della sua gonna ora la livrea di Fra’ Lorenzo ora la divisa di una balia maliziosa e ebbra, ora l’abito di un guerriero, di un messo, di un viandante che predica su una teca di vermi (cibo per volatili come il corvo appeso in gabbia o metafora della morte) il destino dei due amanti veronesi (Romeo è Marco Mannucci, Giulietta è Mariana Ferreira): evocati in ombre e doppi su uno schermo che ne stila i contorni o li ritrae a testa in giù, come prede appese per i piedi, nella breve clip di apertura delirano e brontolano in stato di veglia frammenti di battute prima di rendersi conto che sono ormai degli angeli.

(Silvia Mei)